sabato 27 giugno 2009

Etica o repressione?

E' da parecchio tempo che mi pongo una domanda.....
Viviamo in un contesto sempre più obbligato, con leggi, decreti, commi, che spesso (o sempre) sono interpretabili. Diventa sempre più difficile lavorare, divertirsi, e pensare.
Spesso la risposta è sempre la stessa ".. questa normativa è necessaria perché altrimenti un disonesto potrebbe .....", " hanno fatto bene a fare questa legge così quelli che frodavano ora hanno la vita più difficile....", ecc......
Ovvero non ci fidiamo più di nulla e di nessuno, e quindi diventa necessario approvare una valanga di leggi per cercare di non far nuocere chi ne avrebbe l'intenzione, ma tutti i cittadini onesti?
E' giusto assillare con una burocrazia infinità coloro che operano nella legalità, nella giustizia con tutta onestà?
Non sarebbe molto meglio investire in etica e morale, ed avere una classe politica che sia la prima ad insegnare le vere basi di una democrazia e promuovere i rapporti civili tra cittadini?
Sono stufo di vedere da anni "battibecchi" tra politici, troppo spesso oltre il limite della civiltà.
Forse sono un illuso o un sognatore, forse ci vorrebbe troppo tempo, ma sono fortemente convinto che non è con la sola repressione che si forma un popolo, non è con leggi che vincolano tutto e tutti, che si fermano i disonesti.
Proviamo a pensare ad investire in etica e morale nelle scuole, atenei, luoghi di lavoro e di svago, nelle famiglie...... forse la nostra vita cambierebbe o comunque saremmo tutti più sereni.

lunedì 1 giugno 2009

La vita è troppo corta per bere vino mediocre

La normativa sulla sicurezza stradale indica il limite di tasso alcolemico a 0,5 g/l, e tutti si sono sbizzarriti a interpretare quanto è lecito bere (3 bicchieri di vino 12° o 3 boccali di birra, ecc. ). Certo il problema è assolutamente da non sottovalutare, anzi, ma penso sia un problema culturale e di malcontento sociale.
Parlando del tema con alcuni distributori di bevande, mi dicevano che il quantitativo di vino in bottiglia per la ristorazione era calato del 30% (colpa della crisi?), ma stranamente quello dei super alcolici non aveva subito un calo così netto. Fatto bizzarro......
La spiegazione logica che indicavano era dovuta alle fasce di età:
- prendiamo un padre di famiglia (35-60 anni) che esce con gli amici una sera o con la famiglia, ha ben presente il problema e spesso deve tornare a casa con il proprio mezzo, quindi sia per paura che la sua patente venga "bloccata", sia per il rispetto del codice preferisce bere poco. Tale persona generalmente è il potenziale acquirente di vino in bottiglia, meno di super alcolici.
-prendiamo invece una persona con una fascia di età compresa tra i 18 e 25 anni che esce con amici in discoteca. Bevi un gin-tonic, un cuba libre tanto poi guida tizio, così fino a sera .......
Certo la spiegazione non è generalizzabile, ma mi ha fatto riflettere...... come diceva Goethe : " la vita è troppo corta per bere "vini" mediocri" - bevi poco ma bevi bene.