mercoledì 8 giugno 2011

Agriturismo Castello di Montozzi su Tripadvisor


Fattoria di Bagnolo su TRIPADVISOR





giovedì 11 novembre 2010


LE CANTINE DEL LEONE 2010: EVENTI SPECIALI ALLA FATTORIA DI BAGNOLO- IMPRUNETA

Sabato 13 e domenica 14 novembre 2010 dalle ore 10 alle ore 18 sarà possibile visitare la storica cantina del 1500 della Fattoria di Bagnolo ad Impruneta
sottostante la villa Bartolini Baldelli in località Bagnolo ad Impruneta.
Risalente al 1419, quando questa bellissima tenuta era chiamata "Al Fonte", fu proprietà dei Machiavelli dal 1458 al 1585. Nel 1811 Bartolommeo Bartolini Baldelli, consigliere intimo del Granduca di Toscana, si innamorò di questa proprietà e la volle acquistare come residenza estiva con la sua bellissima Villa cinquecentesca. Le strutture aziendali sono state recentemente restaurate avendo cura di non alterare l'aspetto storico degli immobili, ma inserendo le necessarie attrezzature moderne per l'adeguamento qualitativo della produzione, e quindi accanto alla moderna cantina di vinificazione, attrezzata di fermentini termocontrollati, troviamo la "barriccaia" nell'antica cantina sottostante la Villa .
Molti sono gli eventi della manifestazione “ LE CANTINE DEL LEONE”
organizzato dal Consorzio Chianti Colli Fiorentini, una due giorni che offre la possibilità di conoscere i luoghi di produzione di questo vino, entrando direttamente nelle varie cantine della zona di produzione, per annusare i profumi del vino e del nuovo olio extravergine di oliva di queste dolci colline.
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini riunisce 33 cantine ed il marchio rappresenta appunto il leone, che si trova sulla torre di Palazzo della Signoria a Firenze, a sottolineare l'antico e profondo legame tra il vino e questa città unica.
La Fattoria di Bagnolo propone una serie di abbinamenti cibo vino con presentazione della nuova produzione dell'olio extravergine d'oliva.
Saranno proposti alcuni abbinamenti particolari come cioccolato amaro con Capro Rosso IGT e formaggio erborinato con Vinsanto del Chianti Riserva 2001.
Si potranno degustare anche il Chianti Colli Fiorentini base e Riserva e gli altri prodotti aziendali
Non mancheranno i classici della tradizione per assaggiare l'olio nuovo , come la ribollita e le bruschette.
Ingresso libero dalle 10 alle 18 .
Per informazioni tel e fax:055 2313403
FATTORIA DI BAGNOLO
VIA IMPRUNETANA PER TAVARNUZZE 48
IMPRUNETA (FI)

venerdì 4 dicembre 2009

Agricoltura e paesaggio

Avete mai pensato che il paesaggio che godete andando a spasso per una strada del Chianti, o che potete vedere dalla terrazza di quel ristorante o di qull'albergo è strettamente legato al lavoro di tanti agricoltori?
Oggi il prodotto di quel lavoro viene assolutamente sottopagato.
Alcuni esempi:
Il grano viene pagato circa il -40% rispetto al prezzo di 20 anni fà (si spende 900 per ricavare 550 ad ettaro). L'Olio extravergine di Oliva Italiano ha un prezzo all'ingrosso di circa 3,00 al litro, (mi sembra superfluo fare commenti sull'economicità del prodotto). Il Vino Chianti, in cisterna, ha perso in un anno circa il 50% del prezzo passando da 110 a 60 euro al quintale.
D'altra parte il costo del pane in 20 anni è triplicato........
E' vero però che la CE paga agli agricoltori degli incentivi, ma forse non tutti sanno che questi sono diminuiti di anno dopo anno, e che dopo il 2013 è "buio" totale, e che per avere gli incentivi ti devi impegnare a fare una valanga di lavori ed assumerti altri obblighi, come se non bastassero quelli giornalieri.
Prima, con gli incentivi, si riusciva a fare qualche investimento e con la produzione si pareggiavano i costi aziendali. Oggi sommando gli uni e gli altri, non si pareggiano neppure i costi di produzione!

Se gli agricoltori, assillati dai debiti, smettessero di coltivare uliveti e campi, cosa accadrebbe al nostro amato paesaggio Toscano? Cosa accadrebbe al turismo ed che fine farebbe tutto l'indotto?

mercoledì 2 dicembre 2009

Degustazione del CAPRO ROSSO IGT 2006 della Fattoria di Bagnolo di Impruneta di Marco Bartolini Baldelli

sabato 27 giugno 2009

Etica o repressione?

E' da parecchio tempo che mi pongo una domanda.....
Viviamo in un contesto sempre più obbligato, con leggi, decreti, commi, che spesso (o sempre) sono interpretabili. Diventa sempre più difficile lavorare, divertirsi, e pensare.
Spesso la risposta è sempre la stessa ".. questa normativa è necessaria perché altrimenti un disonesto potrebbe .....", " hanno fatto bene a fare questa legge così quelli che frodavano ora hanno la vita più difficile....", ecc......
Ovvero non ci fidiamo più di nulla e di nessuno, e quindi diventa necessario approvare una valanga di leggi per cercare di non far nuocere chi ne avrebbe l'intenzione, ma tutti i cittadini onesti?
E' giusto assillare con una burocrazia infinità coloro che operano nella legalità, nella giustizia con tutta onestà?
Non sarebbe molto meglio investire in etica e morale, ed avere una classe politica che sia la prima ad insegnare le vere basi di una democrazia e promuovere i rapporti civili tra cittadini?
Sono stufo di vedere da anni "battibecchi" tra politici, troppo spesso oltre il limite della civiltà.
Forse sono un illuso o un sognatore, forse ci vorrebbe troppo tempo, ma sono fortemente convinto che non è con la sola repressione che si forma un popolo, non è con leggi che vincolano tutto e tutti, che si fermano i disonesti.
Proviamo a pensare ad investire in etica e morale nelle scuole, atenei, luoghi di lavoro e di svago, nelle famiglie...... forse la nostra vita cambierebbe o comunque saremmo tutti più sereni.

lunedì 1 giugno 2009

La vita è troppo corta per bere vino mediocre

La normativa sulla sicurezza stradale indica il limite di tasso alcolemico a 0,5 g/l, e tutti si sono sbizzarriti a interpretare quanto è lecito bere (3 bicchieri di vino 12° o 3 boccali di birra, ecc. ). Certo il problema è assolutamente da non sottovalutare, anzi, ma penso sia un problema culturale e di malcontento sociale.
Parlando del tema con alcuni distributori di bevande, mi dicevano che il quantitativo di vino in bottiglia per la ristorazione era calato del 30% (colpa della crisi?), ma stranamente quello dei super alcolici non aveva subito un calo così netto. Fatto bizzarro......
La spiegazione logica che indicavano era dovuta alle fasce di età:
- prendiamo un padre di famiglia (35-60 anni) che esce con gli amici una sera o con la famiglia, ha ben presente il problema e spesso deve tornare a casa con il proprio mezzo, quindi sia per paura che la sua patente venga "bloccata", sia per il rispetto del codice preferisce bere poco. Tale persona generalmente è il potenziale acquirente di vino in bottiglia, meno di super alcolici.
-prendiamo invece una persona con una fascia di età compresa tra i 18 e 25 anni che esce con amici in discoteca. Bevi un gin-tonic, un cuba libre tanto poi guida tizio, così fino a sera .......
Certo la spiegazione non è generalizzabile, ma mi ha fatto riflettere...... come diceva Goethe : " la vita è troppo corta per bere "vini" mediocri" - bevi poco ma bevi bene.